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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

LA REGOLA E' LA PAURA: GUARDA LA VIGNA ... MEGLIO DELLA SIPALA!

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Riportiamo integralmente l'articolo di Saviano pubblicato oggi sul suo sito e su Repubblica: "Gli ani­mali che scon­fi­nano e man­giano l’orto e rov­inano la colti­vazione. Alberi tagliati senza per­me­sso com­pro­met­tendo la frutta. I con­fini della terra con­tin­u­a­mente manomessi, e poi in piazza non ci si saluta e si sentono gli sfottò arrivare dietro la schiena. Anzi, un giorno dopo una dis­cus­sione pren­dersi uno schi­affo in pieno viso. Questo è suf­fi­ciente per far decidere a Filan­dari in provin­cia di Vibo Valen­tia di con­dannare a morte. Ercole Van­geli e — sec­ondo quanto sta emer­gendo dalle indagini — alcuni suoi par­enti, non vogliono più che i vicini gli fregh­ino la terra, non vogliono più che li pren­dano in giro in paese dicendo a tutti che loro, i Fontana, fanno quello che vogliono e i vicini, i Van­geli, sono dei mis­er­abili che devono obbe­dire. Non vogliono più vedere gli zoc­coli delle bestie dei Fontana rov­inare le loro col­ture. Né vogliono ved

QUANDO LA CITTA' ERA ... UNA CARTOLINA!

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Splendido libro quello di Antonio Manco, che dire. “La cartolina. Monteleone – Porto Santa Venere, Vibo Valentia - Vibo Valentia Marina Testimonianze del Novecento”. Attraverso questa raccolta di cartoline viaggiate e non, si percorrono due secoli, due monarchie, una in macerie e già cancellata da qualche decennio, quella dei Borbone delle Due Sicilie, un’altra in auge ma destinata a perire per contrappasso della storia, quella dei Savoia. C’è la dittatura fascista, regime d’operetta e cartapesta, ed una repubblica nata sulle speranze e agonizzante poi nell’inganno. Non si trovano in questa raccolta, grazie a Dio, le moderne vedute, quelle dove non si trovano più gli antichi declivi, i giardini, le colline, gli alberi, le spiagge, le belle facciate dei palazzi ed alcuni vicoli, i basolati, le antiche illuminazioni. Non ci sono le cartoline vista tangenziale indicata dai cartelli stradali ma mai aperta perché costruita sulle sabbie mobili. Non c’è l’ospedale nuovo panoramicissimo non co

CDR E PFU? RIFIUTIAMO!

Sembra che in tutto il Sud d'Italia sia iniziata una vera e propria campagna per bruciare CDR e PFU nei cementifici! La proposta è addirittura messa nero su bianco nel Piano industriale per la Gestione dei Rifiuti della Provincia per il triennio 2010 - 2013. Nell'impianto della Italcementi dovrebbero finire le ecoballe preparate nel tritovagliatore di Battipaglia. Diminuiscono inoltre le garanzie per scongiurare che nei cementifici vengano bruciati ecoballe di CDR con rifiuti 'tal quale' anzichè ecoballe di "Cdr" selezionato o "Cdr-Q". Per dire NO all'uso del CDR come combustibile nei cementifici basterebbe considerare che la legislazione USA obbliga i cementieri ad indicare sul contenitore se il cemento prodotto contenga polveri o derivi dallo smaltimento di rifiuti. Ovviamente il crollo delle vendite di sacchi di cemento con tale specificazione testimonia la diffidenza del mercato. Ma da noi nessun sacco di cemento contiene tali indicazioni! Il

RIPETIZIONI ...

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Lo avevamo detto un anno fa ... e piuttosto che ripeterlo preferiamo farvi leggere nuovamente ... quello che sommessamente dicevamo sul CDR e il PFU da "vendere" alla nostra cementeria. Niente è più attuale di quelle riflessioni! ( vedi link ) La sensazione è che ci si trovi dinanzi ad una decisione già presa ai vertici, tra Commissario all'Emergenza Rifiuti della Calabria e Dirigenza Italcementi, con la Provincia che recita un ruolo di comparsa ratificante ed il Sindaco che non dice una parola. Noi invece insisteremo ( vedi articolo de ilQuotidiano ) ( vedi articolo di Calabriaora ) finchè resterà un barlume di speranza col dire che consentire all'Italcementi di bruciare rifiuti, pneumatici usati e petcoke è una scellerata follia! • Innanzitutto perché lo stabilimento produttivo dell'Italcementi è posto nel centro dell’area urbana costiera: la fabbrica di fatto oggi è a 1.300 metri dalla Chiesa di Longobardi, 1.270 metri dalla Chiesa Nuova di Vibo Marina, 890 me

CIAO ROBERTO ...

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Ci mancherai, Roberto Angotti ! Ci mancherà vederti procedere lentamente sulla strada pretendendo rispetto dagli automobilisti; ci mancherà il tuo ironico sorriso sulle barriere architettoniche; ci mancherà vederti sfrecciare per rientrare a casa prima della pioggia; ci mancheranno le processioni segnate dalla tua carrozzina; le raccolte di beneficenza davanti la chiesa; le partite a scacchi ed i ricordi di Ariccia. Ci mancherà la risata ironica, il baffo che appariva e scompariva, il giubbino antivento e la scoperta di Photoshop! Ci mancheranno i caffè e le sfida vinta sul fumo! E così, anche senza di te, questo paese continua a scivolare nel brutto!

BISOGNEREBBE FARE UNA RETATA ... DI CEFALI!

Il video è apparso su youtube da pochi giorni. Il titolo è "n'drangheta vibo marina", realizzato da "abbacchio1000". domanda: "Cosa pensa ... della criminalità di Vibo?" risposta: "Bisognerebbe fare una retata ... di cefali!"

BAR ...ATRO 2 !!!

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Lo scorso anno ( il 25 gennaio ) una bomba lo aveva quasi distrutto: molti dissero che era stata una bravata da ragazzacci. Da quando è stato spostato nella pinetina del corso un triste destino avvolge quella struttura. Dopo quella "bombetta" erano ripresi i lavori ed era quasi pronto per essere inaugurato ma, intorno alle 3 di stamattina a Vibo Marina sul lungomare Cristoforo Colombo, dopo averne forzato la porta d’ingresso ... i soliti ignoti hanno dato fuoco ai cartoni ed alle vernici, residui dei lavori compiuti: quel fuoco è diventato così una nera miscela esplosiva, distruggendo completamente il suo interno. Il destino amaro e beffardo dell'ex bar gelateria di "Felice"si ripete, nel silenzio della città.