VIBO MARINA ... NON LA VOGLIAMO "TERRA DI NESSUNO"!

La maglietta ... antica

Zona Franca, terra di nessuno, il far west, l’inferno.....queste sono alcune tra le parole piú usate (ed abusate) per descrivere la situazione che si vive a Vibo Marina e dintorni ormai da alcuni anni.
Omicidi, attentati, aggressioni, distruzione di beni pubblici, incendi a strutture private hanno stravolto luoghi che, in tempi non molto lontani, erano considerati tranquilli, nei quali si poteva passeggiare e trascorre giornate serene.
Peró gli ultimi attacchi criminali, durante il quale è stato incendiato il Lido la Playa, e, il mancato attentato al lido Beach for fun, non possono e non devono passare senza una adeguata reazione.
Ed una prima reazione c’è stata.
Infatti un gruppo di giovani, ragazzi e ragazze, di Vibo Marina, grazie alla rete sociale, sono riusciti a riunire, ad organizzare un sit-in  davanti alle ceneri del Lido la Playa, affinché si prendesse coscienza di una situazione sociale drammatica, alla quale bisogna dare delle risposte concrete.
Il degrado del nostro territorio è palese, è sotto gli occhi di tutti, probabilmente non se ne sono accorte ancora le istituzioni. O, fatto gravissimo, se ne sono accorte ... e lo hanno sottostimato; sottostimato al pari di tutti i bisogni della città del mare.
E lo stesso degrado ambientale, sociale, economico, hanno permesso le infiltrazioni di gruppi criminali, che arruolano giovani disperati ed emarginati e che vorrebbero mettere totalmente le mani sul nostro territorio sono chiari segni di un vuoto politico-istituzionale.
Peró è anche vero che, in parte, il vuoto sta dentro di noi, sino ad oggi noi cittadini abbiamo tollerato di tutto, abbiamo permesso di tutto. Abbiamo accettato passivamente soprusi ed abusi, abbiamo tollerato atteggiamenti di sopraffazione.
La maglietta solidale
Quell’appuntamento voluto dai giovani era il bisogno di portare “solidarietá” agli amici danneggiati, era l’esigenza di “coesione sociale”, era infine, e non ultimo, il bisogno di “legalità” a spingere un centinaio di ragazzi lí sulla spiaggia a testimoniare con la loro presenza che non si toccano i loro luoghi, non si toccano piú i luoghi di Vibo Marina. 
Ed ecco che dall’estremo abbandono del nostro territorio, preda di atti vandalici eseguiti con modalità mafiose, preda di lotte do potere per il controllo del territorio, nasce la necessità di riappropriarsi di ció che è il bene comune.
Domenica scorsa, in un auditorium stracolmo, si sono incontrati e la comunità si è stretta intorno a loro: sono tutti concordi di dimostrare, entro fine mese, nelle forme e nei modi che decideranno a breve, il loro no a tutto questo! I giovani e la città intera chiedono a Davide e Serena di riaprire, perchè la Playa è la loro casa ... ed il paese è il loro paese!

Alla politica non chiediamo più nulla. Anche fosse in grado di capire quanto accade, è del tutto priva della libertà di pensiero ed azione e, cosa ancor più pesante, della cultura ... necessaria ad elaborare le opportune risposte!
Nell'attesa ... speriamo che le forze dell’ordine tutte sappiano rispondere a questa andata di violenza e che il Prefetto, intervenga a tutelare il diritto a vivere in sicurezza e solidarietà, così come avviene tutte le città con più di 10.000 abitanti (lo specifichiamo perchè lo si vuole sempre dimenticare) della nostra regione!

Ed ora vi propongo di leggere questo bellissimo racconto, estratto dal recente post di calabriaenonsolo.blogspot.it , redatta da una nostra conterranea:
La Playa???Casa mia!!!
Coltivare dei sogni e farli crescere  è quello a cui tutti aspiriamo: è quando ci avviciniamo molto al raggiungimento dell'obiettivo che assaporiamo la felicità.
Ma coltivare i sogni non è facile, spesso il percorso è pieno di ostacoli, il più delle volte siamo noi stessi il primo ostacolo, ed infatti molti preferiscono tenere i propri sogni chiusi nel misterioso cassetto! Forse, ad un certo punto della nostra crescita qualcuno ci ha detto che credere nei sogni è pura fantasia e che per realizzarsi bisogna tenere i piedi per terra e volgere lo sguardo solo verso mete concrete (quali siano le mete concrete poi è da verificare!).
Per molto tempo anch'io ho avuto in testa questo pensiero limitante. Limitante e debilitante per la mia autostima. Realizzare i propri sogni necessita di una grande forza interiore che va al di là della volontà; essa si basa sulla consapevolezza delle proprie capacità e sulla certezza che il desiderio di raggiungere un risultato che ci regalerà gioia pura ci guiderà nel nostro percorso anche se questi può sembrare assurdo ai molti. Credere in se stessi è fondamentale e ne ho avuto la riprova proprio in questi giorni. Ma per farvi capire meglio ho bisogno di raccontarvi la personalità e le vicende dei protagonisti di questa storia ...


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