TONNARA DI BIVONA: TRE IRRESPONSABILI ANNI DI ATTI PUBBLICI ... "SINE TITULO"!

E così ... dopo tre anni, un autorevole esponente delle istituzioni rivela ai cittadini che la Tonnara di Bivona ha "qualche problema di natura burocratica" che la rende inutilizzabile al Comune!!!


Proprio così ... "la Tonnara non è un bene comunale" ha affermato il Sindaco in una riunione pubblica con le associazioni del territorio costiero, fortemente voluta dal Prefetto di Vibo Valentia, tenutasi lo scorso mese di maggio (VEDI VIDEO SOPRA. Per gli sbiottiti ... è possibile rivederlo a piacimento).
Dinanzi allo stesso Prefetto, colonnelli di Guardia di Finanza e Carabinieri, Commissario della Provincia di Vibo Valentia, etc ...il Sindaco conferma quanto diciamo dal 2011.
Ci sono voluti "solo" tre anni per giungere a comprendere lo che lo Stato (tutti noi) è stato beffato.
Meglio tardi che mai, ma dispiace che in questi tre anni, si sia perso tutto: i quasi 3 milioni e mezzo di euro spesi in questi anni per fini museali; barconi e malfaraggio ormai ridotti a scheletri di "fumeri", abbandonati tra l'indifferenza dei più; finanziamenti di centinaia di migliaia di euro persi perchè completarne ed esaltarne il valore e la tutela era cosa ormai inutile; abbandonata la ricerca storica, la progettualità ... perchè la Tonnara era ormai sede dei Vigili.
In compenso, questa "pervicacemente perseguita distruzione" amministrativa di tutto quanto fatto dalla accorta cittadinanza attiva, dal 1990 al 2010 per tutelarne il destino, ha consentito  ai nostri amministratori di effettuare qualche gongolante comunicato stampa della sfilata inaugurale, col gruppo di amici in prima fila, qualche sfilata di carnevale, oltre che all'apertura un posto fisso stagionale di Polizia Municipale (abusiva dunque?) mettendoli, loro malgrado, alla berlina.
Incredibile: la Tonnara, una delle poche "case" non abusive di Bivona, per tre anni è usata "sine titulo" (abusivamente dunque) dal Comune!
Sembrerebbe un divertente racconto in versi dialettali del compianto poeta vibonese Ammirà se, affrontando un Consiglio Comunale interrogante, perplesso sull'uso del monumento storico, l'Amministrazione ed i tecnici comunali non avessero rassicurato tutti (ben pochi in realtà) consiglieri presenti sulla legittimità dell'uso (e dunque anche di quel particolare modo d'uso), che vedeva in qualche modo coinvolti autorevoli esponenti dell'opposizione.

Per non ferire l'intelligenza di tutti preferiamo non raccontarvi tutta l'intricata vicenda burocratica, messa coscientemente in piedi dal 2011 per dividere la comunità tra amici e non amici; fedeli e non fedeli (vi rimandiamo ai link dei 63 post pubblicati sul nostro blog nel corso di questi anni [LINK], oltre che ai sottoriportati articoli riferiti alla seduta del Consiglio Comunale), del tutto incuranti di dover adempiere a delle responsabilità amministrative, che si assommano ad altre indicibili irresponsabilità amministrative.




In questa brutta storia triennale, ingiustificabile e non sanabile solo con un semplice "abbiamo provveduto a sospendere l'utilizzo da parte di associazioni varie" si assommano irresponsabilità ad irresponsabilità:
quelle del Demanio, che non vigila da anni su quanto accade ad un suo bene; quelle della Soprintendenza ai Monumenti, che non ha tutelato un bene vincolato per il suo valore storico; quello della Regione che non ha verificato la corretta destinazione dei finanziamenti erogati al comune ai soli fini museali; quello dello Stato nelle sue diramazioni periferiche, che non ha preteso il collaudo finale, nè strutturale e nè progettualedei finanziamenti erogati.
Ovviamente, in questa catena infinita di irresponsabili d'alto lignaggio, sappiamo già da ora che nessuno nè risponderà nè sarà in grado di restituirci tutte le occasioni culturali e valoriali perse.
E sappiamo sin dall'inizio ... che la colpa, alla fine, è sempre e solo la nostra, che continuiamo a credere nonostante tutto, in un futuro migliore!

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